Claudio Bellero

Mio padre Carlo Bellero (Uomini sul Fondo – iMdb) è stato un direttore della fotografia. Mia madre lavorava con lo zio, il montatore Eraldo da Roma (Ladri di biciclette – iMdb). I due si conobbero negli anni quaranta nei corridoi della Scalera Film, a Roma. Fu un colpo di fulmine. Elda aveva sedici anni, Carlo trentatré. Si sposarono durante la guerra con una semplice cerimonia. Viaggio di nozze in treno nelle principali città d’arte, Venezia compresa, dove tempo dopo, nel quarantacinque nasceva Loris, mio fratello. Poi nel cinquantadue a Roma venivo al mondo io. Nel sessantasette nella sala hobby della nostra casa di Monza caricai il mio primo magazzino di pellicola, 35 mm,  una Kodak Double X. Era uno dei tre chassis da 122 mt dell‘Arri 2C di mio padre, una solida macchina da presa tedesca. La usava per girare i caroselli pubblicitari in bianco e nero. A metà degli anni sessanta durante una pesante crisi del cinema italiano mio padre decise di trasferire tutta la famiglia a nord, iniziando una proficua collaborazione con le produzioni pubblicitarie di Milano.
Nel settanta, dopo un naufragio scolastico, passai l’estate ad imparare il mestiere di aiuto operatore e tranne un breve periodo in cui provai a cimentarmi come assistente al montaggio con mio zio Nino Baragli (C’era una volta in America – iMdb), iniziai la carriera nel reparto macchine da presa. Dopo circa cinquantanni e dopo aver superato senza traumi il cambio epocale tra pellicola e digitale sono ancora incuriosito da questo splendido mestiere, che mi è stato tramandato.
Dal settantadue al settantasette alterno il ruolo di Assistente Operatore nell’ambito della pubblicità e dei film, tra i quali: “Bubù” di Mauro Bolognini. Fotografia Ennio Guarnieri, e ”Ultime grida dalla Savana”, Regia e Fotografia Antonio Climati, con quello di Assistente al Montaggio sui film: “Cattivi Pensieri” Regia di Ugo Tognazzi – “Chi dice donna dice danno” di Tonino Cervi. “Per le antiche scale” di M.Bolognini – “Amore amaro” di Florestano Vancini. “La Prima volta sull’Erba” di G.Calderone. Dal settantotto all’ ottantacinque vengo assunto dalla RAI Radio Televisione Italiana. – (78/80) Assistente Operatore al reparto riprese TG di Milano – (80/81) Assistente Operatore nel Reparto TG2 di Roma – (82/85) Riprese e Fotografia al reparto Cinematografico di Milano, dove mi metto in evidenza con i lavori per il regista Vittorio Nevano: Speciale Mixer Danza 50’: Nureyev “Lo schiaccianoci” – Speciale Mixer Musica 50’: Milva “Dicono di me” e Fabrizio De Andrè: “Creuza de Mâ” – Speciale Mixer Moda 50’: Giorgio Armani – Gianfranco Ferré

Nell’ottantacinque lascio la Rai e passo alla Libera Professione come Direttore della Fotografia.

    

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