Giulio Casale

Il percorso artistico teatrale di Giulio Casale inizia nel luglio 2004 con la sua partecipazione al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber che si svolge a Viareggio. Nell’autunno porta in teatro a Milano “Polli di allevamento”, il testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini originariamente rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979. È forse la più provocatoria delle pièces gaberiane, incentrata sui temi del conformismo, delle nevrosi, delle insicurezze dell’uomo contemporaneo. Dalla scomparsa di Gaber, è la prima ri-proposta di questo spettacolo,  che attraversa molti teatri italiani, procurando a Giulio Casale il Premio Enriquez per il miglior spettacolo teatrale del 2007.

Nel 2008 va in scena ”Formidabili quegli anni”, tratto dall’omonimo libro di Mario Capanna: si tratta di uno spettacolo sul ’68, nel corso del quale i momenti musicali-cantati più significativi dell’epoca si alternano alla prosa. Sfilano così composizioni di Jacques Brel, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Boris Vian nonché dello stesso Giulio Casale.

Il 15 novembre 2009 debutta nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Il 16, allo Strehler-Piccolo Teatro di Milano, si tiene la prima nazionale di “Canzone di Nanda”, spettacolo dedicato a Fernanda Pivano, amica scomparsa pochi mesi prima, per la regia di Gabriele Vacis. Lo spettacolo rappresenta un adattamento scenico dei “Diari 1917-1973”, nel quale s’inseriscono i racconti originali che la Pivano fece a Giulio Casale negli anni della loro frequentazione, nonché rievocazioni di artisti legati alla beat generation o di maestri di Nanda (Cesare Pavese, Italo Calvino).

Il 24 aprile 2010, a Treviso, ha luogo la prima di un nuovo spettacolo intitolato “The beat goes on”. È l’ideale prosecuzione di “Canzone di Nanda”: un lungo medley di canzoni che diventa viaggio; parte dall’America degli anni ’50 e attraversa le opere di poeti, scrittori e musicisti, passando attraverso differenti generi musicali, fino ad arrivare ai brani più melodici di Casale e degli Estra. Sempre a Treviso, il 2 ottobre, si svolge, con data unica, “La vita altrove” uno spettacolo dedicato a Gino Rossi, grande pittore del primo ‘900 che rimase internato in manicomio per gran parte della propria vita.

Dal 2012 è in tour nei teatri italiani con Andrea Scanzi nello spettacolo “Le cattive strade” (scritto da Andrea Scanzi e Giulio Casale) dove viene ripercorsa la carriera di Fabrizio De André, raccontando gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Alla narrazione di Scanzi si alternano le interpretazioni di Casale, che riesce a rendere proprio con rispetto ed eclettismo il repertorio di De André. L’incontro teatrale, che racconta anche il De André meno noto, non desidera santificare l’artista. Al contrario, “Le cattive Strade” racconta, senza agiografie ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale inquieto, scomodo e irripetibile. Lo spettacolo contempla anche la proiezione di filmati originali di Fabrizio De André.

Poco prima del Natale 2015 Giulio Casale presenta al teatro Out Off di Milano “Abbiamo Tempo”, uno spettacolo solista in cui alterna brani musicali a letture e parti recitate, nella tradizione del teatro-canzone.

All’inizio del 2016 va in scena “Sogno di un’Italia – 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo”. Lo spettacolo, sempre di Andrea Scanzi e Giulio Casale, ripercorre i momenti salienti di un ventennio di storia nazionale, interrogandosi su come sia stato possibile che certi cambiamenti non siano avvenuti. Lo spettacolo riprende la formula che vede Scanzi nella veste di narratore e Casale nel ruolo di cantore: vengono recuperati brani musicali caratteristici del periodo che si alternano a proiezioni di video di repertorio. Lo spettacolo riscuote notevole successo e porta il duo su alcuni dei palcoscenici più prestigiosi della Nazione.

Nel mese di ottobre 2016, va in scena ad Agliano Terme la prima di “Vino Canzoni e Illuminazioni”, uno spettacolo a tema che parla del vino e del suo ruolo nella cultura e nell’arte.

Il 2 agosto 2019 debutta a Bassano del Grappa “Le notti bianche”, di Giulio Casale, tratto dall’omonima opera di Fëdor Dostoevskij. Il debutto avviene nel contesto di OperaEstate Festival Veneto, con la partecipazione di Giulia Briata, la regia di Marta Dalla Via e la cura musicale di Alessandro Grazian. La produzione è di Corvino Produzioni / Alkestis.

 

Artista di notevole spessore con una lunga carriera alle spalle contraddistinta da un poliedrico percorso artistico, nel quale intreccia con grande efficacia i linguaggi di letteratura, teatro e musica dando vita a spettacoli di ispirazione fortemente personale.

Casale è un filosofo teoretico, attore e musicista, cantautore in particolare, che “nasce” negli anni ’90 con un gruppo rock, gli Estra, con il quale è stato definito il “poeta del rock”. Con gli Estra ha pubblicato 4 album con la Warner. Ma nel frattempo scrive libri e interpreta a teatro la canzone d’autore e non solo.