Alessandra Merico

Nasce a Maglie (Le) nel 1986 ma cresce a Bologna fino all’età di 19 anni. La passione per il teatro la porta a Roma dove nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro” . Nel 2016 prende parte ai corsi di perfezionamento come “ATTORE PERFORMER” e di ”SCRITTURA SCENICA PER ATTORE PERFORMER” tenuti dal CUT (centro universitario teatrale) e dal Teatro Stabile dell’Umbria.

Nel 2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con il suo spettacolo “ODI A SE. Soliloqui e dialoghi di solitudini nell’Odissea” scritto ed interpretato insieme al collega Giuseppe Zonno.
Collabora con diversi artisti, tra cui: Michele Placido, Valerio Massimo Manfredi, Sebastiano Somma e Athina Cenci.

Nel 2017 pubblica “Contro Venere” una raccolta di poesia edita da “I quaderni del Bardo” di Stefano Donno. Sempre in quell’anno comincia il suo percorso come monologhista comica (sperimentando una nuova forma di scrittura) all’interno del collettivo Monolocale con la direzione artistica di Daniele Coscarella e allo Zelig Lab di Roma.

Tra le altre cose nel 2018 scrive (insieme ad Enzo Casertano) e interpreta“Non ti vedo da vicino” e nel 2019 scrive e interpreta “Stringimi che fa Freud” con Patrizio Cigliano, Alessandro Salvatori e Vanina Marini, entrambi per la regia di Vanessa Gasbarri. Nel 2019 vince il primo premio “Sipari di Periferia” istituito dalla Regione Puglia con il suo monologo “Penelope. L’abitudine di restare” (primo spettacolo ad essere rappresentato all’interno di Castel del Monte con il patrocinio dell’Unesco). Nel 2020 scrive e interpreta “Io e Kate” col collega Enzo Casertano, liberamente ispirato al film “Io e Caterina” di Alberto Sordi. Attualmente è in scena con il suo monologo comico “Vita grama di un’eroina moderna”.

 

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